Biografia di una 007…

nothing is as it seems

Biografia di una 007…

Ottobre 31, 2020 News 0

BIOGRAFIA DI UNA 007
di Gabriella Gagliardini

Un bellissimo libro che fa meditare ! 

Leggendo questo interessante libro per molti aspetti coraggioso e non affatto banale o frutto di stereotipi, non è difficile immedesimarsi nel personaggio e anche non essendo poliziotti o agenti dei servizi segreti viene naturale rivivere pian piano sensazioni, fino a percepirne addirittura colori e sfumature, suoni e voci, parole, attimi e situazioni in un crescendo di palpabile tensione emotiva che fa vivere gran parte del racconto come una cosa propria, con quello spirito sano e puro di voglia di Giustizia e Verità troppo spesso dimenticati per far spazio a convenienze di circostanza e continui equlibri del sistema in cui viviamo.

Non nego che l’autrice è riuscita a riassumere egregiamente anni di vita professionale in poche pagine fino a trasmettere al lettore in un modo quasi univoco le propie sensazioni nei momenti più importanti ed emotivi che hanno lasciato in lei segni indelebili e ricordi ben incisi; il tutto utile se non necessario a comprenderne ogni singolo contesto ed episodio nel modo più appropriato e senza equivoci, anche in alcuni tratti davvero commovente. 

Chiedo venia e sottolineo le scuse se prima di leggere il libro ho avuto la presunzione di criticare aspramente l’opera, assimilandola a priori a quei tanti libri scritti e venduti da diversi ex 007 (senza fare nomi ne cognomi) che a mio dire hanno creato imbarazzo e probabilmente qualche danno a quelle strutture che come i Servizi Segreti fondano le loro basi proprio nella discrezione, la Riservatezza ed il Segreto. Raccontare particolari, dettagli e “metodi” utilizzati nella propria professione di “agente” (anche utilizzando nomi e luoghi di fantasia..), mettono comunque a rischio la sicurezza e la professione degli ex colleghi che tutt’oggi vivono di quel mestiere e dovrebbero utilizzare in relativa sicurezza gli stessi metodi senza porsi il problema che qualcuno solo per vendetta trasversale o per ripicca li abbia resi noti all’opinione pubblica.
Persone che mettono la propria vita al servizio dello Stato, senza giudicare se quel che fanno sia giusto o sbagliato. Daltronde chi sceglie di lavorare per il Servizio, sa bene che quando porterà a compimento in modo ottimale il suo lavoro sarà stato un bravo agente anche senza ricevere la medaglia o la pacca sulla spalla, ma allo stesso tempo quando si troverà in difficoltà per colpa di un suo errore volontario o involontario, non è detto che qualcuno correrà in suo aiuto, anzi probabile che diventerà lui stesso un problema e molto probabile che verrà abbandonato alla sua sorte senza alcun aiuto. Purtoppo dal basso si vede questo modus-operandi consolidato negli anni, come una sorta di cattiveria gratuita da parte dei vertici, dei direttori, dei dirigenti ecc ecc.. ma se si analizza meglio e con la dovuta cautela, senza alcuna ipocrisia, ci si accorge che questo è purtroppo “il male minore” e quindi troppo spesso l’unica scelta saggia che un amministrazione intelligente possa fare per non rischiare di compromettere tutta la struttura del Servizio.

Complimenti Gabriella !
Silendo